Marina Vignolo, "MaVì" genovese da sempre ama l'arte e guarda tutto ciò che la circonda attraverso il velo della poesia.
"E ancora cresce l'anìma mia / e non la turba l'ansimar della salita / quasi che il faticar le dia vigore / risana di volta in volta le sue ferite / e non si piega al comodo pensar" (M. Vignolo).
La sua è una ricerca lenta e inesorabile verso l'espressione dell'anima attraverso
l'osservazione della realtà, una realtà che piano piano si stacca dall'apparenza per
liberare contenuti più profondi.
I colori di Marina Vignolo sono morbidi, amalgamati da una luce che a volte è fredda
e indagatrice, altre volte calda e diffusa per evocare atmosfere di interni silenziosi.
La pittrice ama la natura e la rappresenta non tanto per riprodurla nella sua esteriorità,
quanto per indagarla.
Il segno è nitido e la luce chiara scopre la realtà più nascosta e affonda la mente e
l'anima nelle viscere della terra.
Forse la ricerca, che sottile si insinua nella pittura della Vignolo, si percepisce nelle nature morte dove l'artista "vede" le immagini
con la mente.
Ed è qui che atmosfere morbide e intimistiche rievocano i silenzi del1'invemo.
Tutto ciò che è figurativo risulta coperto da un velo di poesia.
Prof.ssa Alessandra Guenna